Passa con voto plebiscitario: 195 sì, un no e un astenuto
Dopo più di due anni di stallo, oggi la legge sul biologico ha superato lo scoglio di Palazzo Madama. Con l’ok del Senato – i si’ sono stati 195, un no e un astenuto. – il ddl sull’agricoltura biologica entra in dirittura d’arrivo. Per L’approvazione definitiva manca solo l’ultimo passaggio alla Camera, che aveva già dato il via libera alla norma nel dicembre del 2018 e dovrà ora discutere le modifiche approvate dal Senato. Tra le novità, l’introduzione di un marchio per il bio italiano. inoltre saranno predisposti un piano d’azione nazionale per la produzione biologica con cadenza triennale e un piano nazionale per le sementi biologiche. Viene anche istituito il fondo per lo sviluppo della produzione biologica. Altre norme riguardano la formazione professionale degli operatori del settore e i distretti biologici.
“Finalmente con l’approvazione al Senato si sblocca un disegno di legge molto atteso nel nostro Paese dal mondo del biologico e da tanti cittadini attenti a un cibo sano e prodotto nel rispetto dell’ambiente”, ha dichiarato Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio. “Ora occorre l’approvazione definitiva della Camera in tempi brevi per riuscire a cogliere tutte le opportunità di questa fase di cambiamento strategico per l’agricoltura e il cibo nel nostro Paese e in Europa.”
La legge sul bio rappresenta una grande opportunità per il nostro Paese che già oggi è leader nel settore e vanta una quota di più del 15% di superficie agricola dedicata al biologico. Ma soprattutto è uno strumento indispensabile per governare la crescita del comparto anche alla luce degli obiettivi indicati dall’Europa nelle strategie Farm to Fork e Biodiversità.
“Nonostante sia rimasta ferma tanto a lungo, la legge arriva al momento giusto”, aggiunge la presidente di FederBio. “Cioè a distanza di poco tempo dalla presentazione del Piano d’azione Ue per il biologico redatto in attuazione della strategia Farm to Fork. Ma anche poche settimane dopo l’avvio del percorso per la stesura del Piano strategico nazionale della Pac che dovrà indicare gli obiettivi di crescita del bio e gli strumenti necessari per raggiungerli sia sul fronte dell’aumento della produzione agricola che su quello della domanda. Inoltre l’approvazione della legge può essere la spinta necessaria per la messa a punto di un Piano d’azione nazionale per il bio con un percorso partecipato che coinvolga le associazioni del mondo agricolo e tutti i portatori di interessi”.