Crescita a doppia cifra per il mercato biologico secondo il rapporto FiBL E AMI “The World of Organic Agriculture” presentato il 14 febbraio a Norimberga durante la fiera internazionale Biofach con i dati sullo stato dell’agricoltura biologica nel mondo al 2016. In Europa un milione di ettari bio in più in un anno
di Jandira Moreno
Il mercato biologico ha registrato nel 2016 una crescita esponenziale, non solo in Europa – +11,4% e un fatturato di 33,5 miliardi – ma anche nel resto del mondo. Al primo posto gli USA con un mercato che vale più di 80 miliardi di euro seguiti dalla Germania con 9,5 miliardi, al terzo posto la Francia con 6,7 miliardi e medaglia di legno per la Cina con quasi 6 miliardi. Sono i principali dati che emergono nel rapporto del 2018 pubblicato da FiBL (Istituto di Ricerca Eveltico sull’Agricoltura Biologica) e AMI (Compagnia per l’informazione sul mercato agricolo) e presentato alla fiera internazionale del biologico Biofach.
Cresce il mercato mondiale, perché cresce la domanda – in Svizzera, ad esempio, si spendono 274 euro pro capite in prodotti biologici – e aumentano anche le terre coltivate con metodo biologico: al 2016 il totale degli ettari coltivati a biologico sono 57,8 milioni (+7,5 milioni rispetto al 2015), più di 27 milioni di questi sono dell’Australia, seguita da Argentina (3 milioni) e Cina (2,3 milioni). Il primo continente per terre coltivate con metodo biologico è dunque l’Oceania ma al secondo posto troviamo l’Europa (con 13,5 milioni di ettari) con l’Italia in prima posizione nella classifica dei paesi con maggiore aumento di terre coltivate – 300 mila più rispetto l’anno precedente -, in quella per numeri di operatori (72.154) e seconda solo alla Spagna per estensione di superficie coltivata a biologico con 1,8 milioni di ettari.
Sono 178 i paesi in cui si svolgono attività agricole biologiche e quasi 3 milioni i produttori in tutto il mondo: India in testa con più di 835 mila seguita dall’Uganda che ne conta più di 210 mila e al terzo posto il Mexico con 210 mila produttori.
Ma è l’Europa a trainare il mercato del biologico sia nei consumi (si spendono 61 euro a persona nella UE) sia per le quote più elevate di vendita di alimenti biologici in percentuale dei rispettivi mercati agroalimentari (in alcuni paesi si fiora il 10%) con la Norvegia che primeggia sul mercato mondiale con il 9,7%. E se si prendono i singoli alimenti, ad esempio le uova organiche, che costituiscono il 20% del valore totale delle uova vendute in molti paesi, è facile capire la portata di questo boom.