Una ricerca sulle aziende agricole francesi ha evidenziato che la riduzione delle quantità di pesticidi usati non ha prodotto alcun impatto sul livello di produttività dei terreni e sulla loro redditività.
di Maria Pia Terrosi
Sfatiamo un mito: in agricoltura ridurre l’uso dei pesticidi non fa diminuire la produttività. E’ quanto è emerso da uno studio dell’Inra (French National Institute for Agricultural Research) pubblicato in marzo sulla rivista Nature Plants e condotto per due anni su quasi 1000 aziende agricole francesi in diverse aree geografiche del paese, con diverse produzioni e differenti livelli di impiego di pesticidi.
Le aziende agricole coinvolte nell’indagine hanno trasmesso dati precisi sulle quantità di pesticidi utilizzati e sulle modalità del loro impiego durante il periodo monitorato, al termine del quale i ricercatori hanno evidenziato che nel 77% dei casi la riduzione delle quantità di pesticidi usati non ha prodotto alcun impatto sul livello di produttività dei terreni e sulla loro redditività.
Secondo la ricerca estendendo i risultati all’intera Francia ben il 59% delle aziende agricole potrebbe ridurre l’uso di pesticidi del 42% senza conseguenze sui raccolti: in particolare si potrebbe contenere del 37% il ricorso ai erbicidi, del 47% ai funghicidi e del 60% agli insetticidi. In pratica se gli agricoltori francesi riuscissero a raggiungere questo obiettivo, il consumo di pesticidi nel paese si potrebbe tagliare di quasi un terzo.