Via libera da parte del Consiglio regionale alla proposta di legge che vieta l’uso di fitofarmaci vicino alle aree di salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee
di Redazione
Vietato nelle Marche l’utilizzo di 203 pesticidi compreso il glifosato. Il Consiglio Regionale ha infatti dato il via libera alla proposta di legge anti pesticidi, già approvata dalla Commissione ambiente, che vieta l’impiego di pesticidi in prossimità delle aree di salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano. Obiettivo della legge – presentata da Sandro Bisonni dei Verdi – garantire risorse idriche sicure per proteggere la salute dei cittadini, tutelare l’ambiente e la biodiversità degli ecosistemi.
“Oltre a vietare i pesticidi,” precisa Bisonni, “la legge impone alla Regione Marche la definizione puntuale entro dicembre 2020 delle zone di tutela assoluta e delle aree di rispetto dei punti di captazione delle grandi derivazioni che rappresentano circa il 90% di tutte le derivazioni marchigiane. Un’ulteriore garanzia a tutela della popolazione, della salvaguardia dell’ambiente e della conservazione della biodiversità e degli ecosistemi”.
Con questo provvedimento la Regione Marche è tra le prime a dotarsi di una norma così all’avanguardia, anticipando il recepimento della direttiva europea 782/2019 in materia di divieto di pesticidi.
“L’adeguamento degli Stati membri doveva avvenire entro il 5 settembre dello scorso anno”, spiega Bisonni. “Nelle more del recepimento, la legge prevede la predisposizione di un primo elenco delle sostanze nocive vietate, tra cui il glifosato all’interno delle aree di captazione da acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano”.