Sono molte le patologie che migliorano seguendo una dieta biologica e senza Ogm: dai problemi digestivi, a quelli cardiovascolari, fino all’insonnia e alle allergie. I risultati di due ricerche in materia
di Maria Pia Terrosi
Passare a una dieta biologica e priva di prodotti Ogm fa molto bene alla salute. Lo dimostra una recente ricerca statunitense condotta dall’ “Institute for Responsible Technology” su un campione di 3.256 persone che, dopo aver seguito una dieta bio e senza Ogm, hanno visto migliorare in maniera significativa i propri problemi di salute, in 28 diverse malattie. Addirittura risolvendoli in alcuni casi. Tra questi – in maniera più spiccata – sono migliorati i problemi digestivi (è accaduto nel 85% dei casi), ma anche le problematiche legate all’affaticamento (6 casi su 10), di sovrappeso (54%), di allergia o sensibilizzazione (50%), di concentrazione (48%), di insonnia (1 su 3), cardiovascolari e di ipertensione, nonché i problemi ormonali e dermatologici. Stupefacente il dato riferito ai problemi dell’apparato gastro intestinale: del tutto risolti dopo aver seguito la dieta bio dal 16% delle persone monitorate, quasi risolti da un altro 22% . In pratica 4 persone su 10.
La spiegazione – secondo gli studiosi – sta in alcuni fatti: prima di tutto il processo di modificazione genetica degli Ogm non è del tutto prevedibile e può introdurre allergeni, tossine e antinutrienti. Inoltre, alcuni prodotti Ogm – è il caso di molte varietà di mais – sono ingegnerizzati con la tossina Bt Bacillus Thuringensis (Bt) legata allo sviluppo di allergie e a danni intestinali. Infine, gli Ogm – proprio perché sono progettati per essere resistenti – contengono residui di pesticidi in quantità elevate, sostanze sotto accusa nello sviluppo di molte patologie.
Ma alimentarsi con cibi biologici fa bene non solo per l’assenza di pesticidi ma anche per alcune specifiche caratteristiche nutrizionali. Una ricerca pubblicata qualche mese fa sul “British Journal of Nutrition” evidenzia che carne e latte bio – e i prodotti derivati quali yogurt, formaggio, burro – contengono il 50% in più di Omega 3 rispetto a quelli convenzionali. Gli Omega 3 sono acidi grassi polinsaturi che oltre a prevenire le malattie cardiovascolari, aiutano anche ad abbassare i livelli di trigliceridi nel sangue e a tenere sotto controllo anche il colesterolo. Questo perché gli animali allevati secondo i principi dell’agricoltura biologica seguono una dieta ricca di trifoglio che riesce ad aumentare la concentrazione di Omega 3 nella carne e nel latte. Il trifoglio è una pianta erbacea leguminosa molto usata nell’agricoltura organica per fissare l’azoto nel terreno e pertanto in grado di fertilizzare il suolo senza ricorrere a sostanze chimiche.
Inoltre, nel latte e nei formaggi bio sono state rilevate concentrazioni leggermente superiori di ferro, vitamina E e carotenoidi, così come un contenuto di acido linoleico coniugato – Cla superiore del 40% rispetto ai prodotti convenzionali. Il Cla è collegato a molteplici effetti positivi sulla salute: riduce il rischio di malattie cardiovascolari, di obesità e di sviluppare forme tumorali. Mentre per quanto riguarda la carne risulta leggermente inferiore la presenza di alcuni grassi saturi collegati al rischio di disturbi cardiaci.