Cancellata la norma dell’Agenzia per la protezione ambientale che impone la richiesta di un permesso a chiunque usi i pesticidi nei o vicino ai fiumi e ai laghi
di Goffredo Galeazzi
La Camera americana ha approvato a maggio una misura sostenuta dai repubblicani per cancellare la norma dell’Agenzia per la protezione ambientale (Epa) che impone la richiesta di un permesso a chiunque usi i pesticidi nei o vicino ai fiumi e ai laghi. La legge mira a togliere di mezzo alcuni limiti imposti dalla Environmental Protection Agency a seguito di una causa intentata e vinta nel 2009 da ambientalisti e pescatori. Limiti riferiti, appunto, all’obbligo per gli agricoltori di chiedere una autorizzazione prima di irrorare pesticidi nei pressi di corsi d’acqua e laghi.
Secondo il repubblicano Bob Gibbs, autore della proposta di legge, quei limiti sono solo una costosa duplicazione: l’EPA avrebbe già i poteri sufficienti a bloccare l’irrorazione dall’alto di fitofarmaci in ogni situazione: “La legge elimina una procedura di autorizzazione duplicata, costosa e non necessaria, aiutando a liberare risorse utili ai nostri Stati, Contee e Governi locali per combattere la diffusione dello Zika, del West Nile virus e di altre malattie“.
Come spesso succede negli Stati Uniti, dietro una proposta di legge c’è una attività di lobby chiara, esplicita e dichiarata da parte di specifici portatori di interessi economici. In questo caso lo sponsor della proposta libera-pesticidi è CropLife America, una delle maggiori lobby americane di produttori di pesticidi.
I democratici, ovviamente, parlano di favore politico all’industria chimica: il deputato Jim McGovern, ad esempio, ricorda che la compagnia chimica Dow Chemical (che produce pesticidi), ha staccato un assegno da 1 milione di dollari per finanziare la festa di insediamento del presidente Donald Trump. Dow Chemical, però, ha rifiutato di commentare la nuova legge. “I repubblicani si stanno di nuovo facendo in quattro per aiutare le corporation e i più ricchi, mentre ignorano la scienza e lasciano le famiglie dei lavoratori a soffrirne le conseguenze“, afferma ancora McGovern, anch’egli membro della Commissione Agricoltura della Camera dei Rappresentanti.