La deputata Rossella Muroni protagonista del nuovo podcast di Cambia la Terra, a proposito di nuova Pac. Giovedì, su questi temi, la presentazione del quaderno “Per una transizione biologica”
La nuova Pac, la Politica agricola comunitaria, è “un’occasione storica, quasi irripetibile: si tratta dei fondi che dal 2023 al 2027 arriveranno ai Paesi dell’UE per finanziare la politica agricola comune”. Esordisce così Rossella Muroni, vicepresidente della commissione Ambiente della Camera, già presidente di Legambiente, ospite del nostro ultimo podcast.
Tutto bene? “No, non direi, manca il protagonismo di un’Italia che punti decisamente sulla qualità ambientale. Eppure la Commissione europea aveva fortemente indicato come la strategia Farm to fork dovesse essere orientata in chiave sostenibile”. Tra gli obiettivi principali indicati dall’esecutivo UE il raggiungimento del 25% dei terreni coltivati a biologico e la riduzione di almeno il 50% dei pesticidi: “Due assi strategici su cui l’Italia potrebbe giocare un ruolo dirimente. Fino ad ora, però, l’Italia è stata ‘timida’, quasi negando la sua posizione”. Un esempio? “La legge sul biologico ferma al Senato, ormai approvata da mesi e mesi alla Camera, a dimostrazione di quanto questo tema venga sottovalutato”.
“Con la ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova – continua Muroni – l’Italia ha considerato gli obiettivi posti dall’esecutivo europeo ‘troppo vincolanti’, io le ho replicato che erano certamente ambiziosi ma necessari, per gli obiettivi da raggiungere anche in ambito climatico. Il ruolo dell’agricoltura per vincere la sfida del clima è centrale”.
E con il nuovo governo Draghi? “Le recenti dichiarazioni del nuovo ministro Stefano Patuanelli in Consiglio europeo Agrifish destano preoccupazione, perché di nuovo si è parlato del Green New Deal e quindi degli obiettivi di lotta al cambiamento climatico come fossero dei suggerimenti e non uno schema vincolante”. Si continuerebbe cioè a “pensare che sostenere l’agricoltura del domani significhi esclusivamente sostenere il reddito degli agricoltori”. Mentre si può e si deve fare molto di più.
Uno strumento utile sarebbe, secondo Muroni, quello dei bio distretti: “Potrebbero unire il tema dell’agricoltura con quello del turismo e della valorizzazione territoriale. C’è da stimolare i consumi, aumentare la produzione, migliorare la sostenibilità. E l’Italia su tutti questi fronti può giocare un ruolo da protagonista: su questo dobbiamo continuare a lavorare”.
Di questi temi si parlerà giovedì 15 aprile alle 10 nel web talk per la presentazione del nuovo Quaderno di Cambia la Terra, intitolato “Per una transizione biologica”. L’appuntamento sarà trasmesso in diretta sulla pagina facebook di Cambia la Terra e su quella di FederBio, oltre che sull’account youtube di Federbio.