Gli insetti sono in declino in tutto il mondo a causa dell’agricoltura industriale e del pesante uso di pesticidi. Il Rapporto della Fondazione Heinrich-Böll e di Friends of the Earth Europe
di Goffredo Galeazzi
Gli insetti regolano il sistema ecologico del pianeta e assicurano il nostro approvvigionamento alimentare. Il 75% delle colture più importanti dipende dall’impollinazione degli insetti, che migliorano anche la qualità del suolo e riducono i parassiti delle piante. Ma gli insetti sono in declino in tutto il mondo a causa dell’agricoltura industriale e del pesante uso di pesticidi, fenomeno che sta minacciando la produzione di cibo. La denuncia è contenuta nel secondo Atlante degli insetti, una nuova e completa rassegna globale delle tendenze delle popolazioni di insetti e delle loro relazioni con l’agricoltura, pubblicato dalla Fondazione Heinrich-Böll, affiliata al partito Verde tedesco, e da Friends of the Earth Europe.
Secondo l’Atlante, che fornisce raccomandazioni su ciò che l’Ue e i governi nazionali dovrebbero fare per contrastare il fenomeno, il 41% delle specie di insetti è in declino e un terzo di tutte le specie rischia di scomparire. Tra gli insetti impollinatori, che contribuiscono direttamente a circa un terzo della produzione alimentare mondiale, almeno una specie su dieci di api e farfalle in Europa è minacciata di estinzione. Una delle cause principali di questo collasso è il boom dell’uso di pesticidi. Dal 1950 è aumentato di cinque volte, con oltre 4 milioni di tonnellate spruzzate sui campi in tutto il mondo ogni anno. E due terzi del mercato dei pesticidi è dominato da quattro società: Basf, Bayer, Syngenta e Corteva.
L’espansione dell’agroindustria ha portato a occupare aree ricche di insetti in Argentina e Brasile per le piantagioni di soia, che richiedono massicce dosi di pesticidi. In tutto il mondo la produzione di soia copre 123 milioni di ettari, un’area 3,5 volte più grande della Germania.
“Prove chiare”, uso massiccio di pesticidi sta spazzando via le popolazioni di insetti
Per Mute Schimpf, attivista di Friends of the Earth Europe, “le prove sono chiare: l’uso di pesticidi sta spazzando via le popolazioni di insetti e gli ecosistemi di tutto il mondo e minaccia la produzione di cibo”. Barbara Unmüßig, presidente della Fondazione Heinrich-Böll, aggiunge: “Le monocolture industriali stanno portando, in paesi come il Brasile o l’Indonesia, alla deforestazione grazie anche all’uso dei pesticidi”.
Ma l’Atlante degli insetti non si limita alla denuncia: indica come l’Ue possa promuovere modelli sostenibili di agricoltura per prevenire il collasso degli insetti e garantire sia la produzione alimentare che un sostegno, nella fase di transizione, ad agricoltori e lavoratori agricoli.
“La strategia per la biodiversità e le iniziative Farm to Fork sono i primi passi verso una transizione sostenibile del settore agricolo europeo. Ma non è sufficiente: per proteggere gli insetti non abbiamo solo bisogno di buone intenzioni ma di strategie molto specifiche e mirate”, ha affermato Barbara Unmüßig. Il Rapporto ribadisce infine che la Politica agricola comune (Pac) deve essere ripensata per contribuire in modo tangibile e decisivo a un’agricoltura rispettosa degli insetti e del clima.