L’attore Pierce Brosnan ha prodotto un documentario della moglie Keely Shaye Brosnan sui danni di Ogm e pesticidi utilizzati nelle Hawaii.
Un viaggio nel mondo solo apparentemente idilliaco dei nativi hawaiani, le cui comunità sono circondate da campi per la sperimentazione di cereali geneticamente modificati e pesticidi spruzzati controvento rispetto alle loro case, scuole, ospedali e rive. Un documentario svela quali sono i rischi concreti per le Hawaii, dando voce agli attivisti locali, esperti scientifici e professionisti sanitari che espongono gli effetti delle ingiustizie ambientali sulla popolazione locale. Il documentario Poisoning Paradise di Keely Shaye Brosnan, giornalista specializzata in problemi ambientali, prodotto dal marito, il celebre attore Pierce Brosnan, un indimenticabile James Bond, l’agente segreto 007 del controspionaggio inglese, è stato presentato venerdì scorso a Bologna in apertura della tredicesima edizione del Biografilm Festival 2017, il primo festival internazionale di cinema biografico. Il film riapre un dibattito che forse è stato troppo frettolosamente archiviato, quello degli Ogm e del monopolio delle multinazionali dell’agricoltura chimica. A essere presi in esame sono i danni per la popolazione autoctona delle isole Hawaii.
L’inizio del documentario Poisoning Paradise rievoca la creazione stessa delle isole Hawaii, arcipelago di origine vulcanica, in un conflitto primordiale tra elementi, il magma infuocato eruttato da vulcani sottomarini che prende forma nell’acqua solidificandosi, tra il vapore e le fiamme che si spengono. Un paradiso terrestre dove originariamente il 95% delle specie animali e vegetali era assolutamente autoctono, vale a dire proprio di quelle isole. Ma la biodiversità è stata radicalmente cancellata dall’intervento umano che ora vede una delle isole dell’arcipelago, Kauai, usata come terreno di sperimentazione di coltivazioni Ogm da parte delle multinazionali della chimica e dei brevetti sugli organismi.
