Sempre più spesso i cittadini scendono in piazza per difendere la propria salute: in molti sono consapevoli dello stretto rapporto che lega territorio e salute e si mobilitano per chiedere un’agricoltura sostenibile e libera dai pesticidi.
Il primo appuntamento è per il 14 aprile quando nelle città italiane si svolgerà un flash mob “Stop Pesticidi, per fare pace con la Natura”: l’obiettivo è portare l’attenzione sull’imminente revisione del Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Entro il mese di aprile, infatti, i tre Ministeri competenti (Politiche Agricole, Ambiente, Salute) presenteranno la bozza del nuovo Piano di Azione Nazionale (PAN) per l’uso sostenibile dei fitofarmaci. L’obiettivo del flash mob è chiedere al Governo e alle Regioni di garantire – attraverso il nuovo PAN Pesticidi – la piena e corretta attuazione della Direttiva europea 2009/128/CE – e la tutela della salute dei cittadini e della biodiversità. Promosso ed organizzato dal WWF Italia il flash mob è aperto all’adesione e partecipazione di tutte le associazioni, movimenti e comitati di cittadini interessati alla promozione di una agricoltura più sostenibile attraverso la riduzione dell’uso dei pesticidi.
Obiettivo condiviso dalla marcia che lo stesso 14 aprile si terrà in varie località del Chianti Senese per dire stop all’uso dei pesticidi. La giornata è stata promossa da WWF Siena, Legambiente Siena, ISDE-Associazione Medici per l’Ambiente, CAI SIENA, Biodistretto del Chianti e Biodistretto San Gimignano.
A distanza di poco più di un mese sarà la volta di Trento dove il 19 maggio i cittadini scenderanno nelle strade per chiedere la messa al bando di alcuni fitofarmaci dannosi per la salute di agricoltori e abitanti su tutto il territorio provinciale messo a dura prova dalla coltivazione intensiva delle mele. La protesta è organizzata dal coordinamento Agricoltura Trentino. Il primo obiettivo è la messa al bando entro un anno diglifosato, clorpirifos e neonicotinoidi.
Un altro obiettivo è arrivare a dichiarare il Trentino Alto Adige, entro cinque anni, la prima regione senza pesticidi e convertire in un decennio l’agricoltura regionale in un sistema caratterizzato da filiera corta, produzione biologica e “sovranità alimentare”.