“Il bando dei pesticidi? Lo faremo su tutta la via Amerina”

Il presidente del biodistretto replica a Coldiretti e Confagricoltura

A Nepi non tutti hanno accolto con soddisfazione la recente ordinanza del sindaco Vita che ha stabilito  dei limiti e restrizioni all’utilizzo di fitofarmaci nel territorio, consentendo in alcune aree solo l’agricoltura biologica. 

Molte amministrazioni comunali  – tra cui Gallese, Corchiano, Fabrica di Roma, Civita Castellana – si sono schierate dalla parte del Comune di Nepi. Contrari Coldiretti,  Confagricoltura e Cia

Le organizzazioni infatti hanno espresso un forte dissenso  “ritenendo che il divieto di uso  dei fitofarmaci  non rientri nelle competenze dei sindaci: a meno  che non siano riscontrate situazioni impreviste e di carattere eccezionale”. 

Una decisione – a dire delle associazioni – che rischia anche di creare confusione e cavilli controproducenti sia per l’ambiente che per gli agricoltori.  “E’ quantomeno fantasioso poter pensare di imporre tecniche di coltivazione biologiche in alcuni territori del nepesino; in tal caso avremmo, infatti,  aziende agricole costrette a praticare tecniche agricole di varia natura nel caso di superfici su areali diversi”. 

In realtà  l’obiettivo dell’ordinanza del Comune di Nepi appare molto chiaro: la tutela della salute umana visto che riguarda l’uso di pesticidi in zone di rispetto delle sorgenti di acque destinate al consumo umano.

La posizione assunta in questa vicenda da Coldiretti e Confagricoltura è irresponsabile, perché vuole negare ai sindaci che hanno il diritto-dovere di tutelare la salute delle loro comunità di usare il principio di precauzione nei confronti delle possibili conseguenze del glifosate”, ha affermato Famiano Crucianelli, presidente del biodistretto della via Amerina, di cui fa parte il Comune di Nepi. “Siamo stanchi di questi veri e propri abusi di potere nei confronti di beni comuni come l’acqua, il suolo e l’aria. Per questo faremo di tutto per estendere questo divieto ad altri Comuni del biodistretto e siamo intenzionati a portare aventi il confronto in ogni sede, comprese le consultazioni referendarie e capire quindi cosa davvero vogliono i cittadini per quanto riguarda l’uso di pesticidi.”