Erbicidi, il cocktail al dicamba

Il dicamba è utilizzato negli USA dagli anni ’60 ma la nuova formulazione ha già raccolto attestati di neurotossicità, danni al sistema riproduttivo e tossicità per gli uccelli e le specie acquatiche, percolazione nelle acque sotterranee. Monsanto ha speso più di un miliardo di dollari per una fabbrica in Lousiana e conta di ricavare almeno 350 milioni di dollari l’anno

di Goffredo Galeazzi


La battaglia contro il dicamba, un erbicida sviluppato da Monsanto, che produce anche il glifosato, finisce negli Usa nelle aule di Tribunale. Il diserbante è usato per disinfestare dalle erbacce le colture di Ogm, in particolare quelle di soia e di cotone. Dicamba è stato utilizzato negli Stati Uniti dalla fine degli anni ’60. Ma alla fine dello scorso anno, è stato approvato per la prima volta per l’applicazione “over the top”, che significa irrorarla nei campi dopo che i semi di soia stanno già crescendo. E’ stata, inoltre, inserito in un nuovo cocktail che ha già raccolto attestati di neurotossicità, danni al sistema riproduttivo e tossicità per gli uccelli e le specie acquatiche, percolazione nelle acque sotterranee. E’ talmente potente che Monsanto ha prodotto degli Ogm resistenti a questa sostanza chimica. Il combinato di semi ed erbicida, venduto col nome di Xtent, rappresenta un importante investimento per la multinazionale dell’agrochimica, che ha speso più di un miliardo di dollari per una fabbrica in Lousiana e conta di ricavare almeno 350 milioni di dollari l’anno della vendita congiunta di dicamba e semi resistenti. L’approvazione della nuova formulazione del pesticida da parte dell’Epa, l’agenzia federale Usa per la protezione dell’ambiente,  è avvenuta poco più di un anno fa, quando l’attenzione era focalizzata sulle elezioni presidenziali USA. La società è ancora in attesa di una valutazione dell’Epa sul suo erbicida Roundup Xtend, una miscela di glifosato e dicamba.

Tuttavia il dicamba, oltre ad essere considerato “probabilmente cancerogeno” come il glifosato, ha visto un crescendo di reclami da parte degli agricoltori Usa per l’invasione della sostanza, propagata dal vento, dopo l’irrorazione dei campi dei loro vicini. In pratica, il dicamba è accusato di essere una sostanza molto volatile e di danneggiare i raccolti dei produttori che non lo utilizzano. Per questo motivo in Arkansas, lo State Plant Board ha vietato la vendita e l’uso del dicamba e altri Stati Usa, tra cui il Missouri lo hanno imitato. Nell’ottobre scorso Monsanto ha fatto ricorso contro la decisione dell’Arkansas di introdurre forti restrizioni nell’uso e nella vendita del dicamba e di altri erbicidi simili, in vista della stagione dei raccolti del 2018. L’Arkansas è al centro della disputa perché in questo Stato almeno 900.000 acri di colture sono state danneggiate, più che altrove.

Per Monsanto il problema non è legato all’eccessiva volatilità del dicamba ma alla sua cattiva utilizzazione. A questo proposito c’è un’altra disputa in corso sulle istruzioni per l’utilizzo del dicambo che, secondo gli agricoltori, sarebbero inutilizzabili. Almeno 2.700 denunce sono state presentate in 25 Stati Usa alle agenzie preposte, contro il prodotto della Monsanto.

Per il 2018 Monsanto prevede di raddoppiare il numero di colture che utilizzano l’erbicida. Monsanto, BASF e DuPont, le tre società che vendono le formulazioni di dicamba, hanno anche concordato con l’Epa controlli più rigidi per gli agricoltori che useranno il prodotto e nuove istruzioni per il suo utilizzo , con il divieto di applicazione dell’erbicida in certe condizioni metereologiche. Agli agricoltori sarà inoltre richiesto di adottare ulteriori misure per ripulire i serbatoi in cui è conservato l’erbicida per assicurarsi che la contaminazione non si verifichi quando la stessa apparecchiatura viene utilizzata su campi convenzionali.

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