Due recenti studi Usa confermano l’esperimento sociale condotto da Cambia la Terra nel 2017. Bastano pochi giorni di dieta biologica per eliminare (o quasi) i pesticidi dal nostro organismo
di Maria Pia Terrosi
Ora è la scienza a confermare quello che la campagna “I pesticidi dentro di noi” aveva empiricamente dimostrato nel 2017. Quell’anno un esperimento sociale di Cambia la Terra coinvolse una famiglia romana (padre, madre e 2 bambini) passata per 15 giorni a una dieta rigorosamente biologica. I risultati stupefacenti di questo cambio di alimentazione mostrarono che al nostro organismo bastano pochi giorni per ridurre fortemente la concentrazione dei residui di pesticidi.
Alla stessa conclusione, avvalorata dal metodo scientifico, sono arrivati due studi pubblicati su Environmental Research nel 2019 e nel 2020. Oggetto delle ricerche 16 persone, tra adulti e bambini, appartenenti a quattro famiglie di differenti condizioni sociali e residenti in quattro diverse città Usa (Atlanta, Baltimore, Minneapolis, Oakland).
I due studi – il più recente focalizzato solo sul glifosato – hanno analizzato in vari momenti la concentrazione di pesticidi presenti nelle urine delle quattro famiglie che per i primi 5 giorni avevano accettato di mangiare solo cibi non biologici e di passare nei 5 giorni successivi a una dieta esclusivamente bio.
Il primo risultato – quello emerso dalle analisi al termine della fase 1, cioè prima quindi di passare alla dieta bio – è decisamente allarmante. Nelle urine di tutti i partecipanti sono state trovate tracce di 16 pesticidi e metaboliti di composti noti. In pratica ogni persona del campione analizzato risultava esposta a non meno di 40 sostanze diverse, tra cui organofosfati, neonicotinoidi e glifosato.
Risultato allarmante ma non inedito, visto che era emerso anche dal test di Cambia la Terra. Ma proprio come era successo allora con Giorgio, Marta, Stella e Giacomo (la “nostra” famiglia), gli studi Usa confermano che bastano pochi giorni di dieta biologica per far diminuire significativamente la concentrazione di queste sostanze nel nostro corpo.
I cali più evidenti si sono registrati nei neonicotinoidi (-83%) e organofosfati (-70%). In particolare il clorpirifos dopo solo 5 giorni risulta diminuito del 61%, e l’Ampa, il suo principale metabolita sceso del 76%. Più resistente si è dimostrato il 2,4 d, erbicida componente del famoso agente arancio usato in Vietnam e sospetto cancerogeno per l’Oms: ma è comunque diminuito del 37%.