Biologico e Covid-19, un questionario agli agricoltori per individuare le priorità

Elaborato da Firab- Fondazione italiana per la ricerca in agricoltura e promosso da Aiab, AssoBiodinamica, Federbio, è uno strumento per rilevare la profondità dei danni prodotti dalla pandemia

di Redazione


Tenuta finanziaria, preoccupazioni, azioni di mitigazione dell’impatto, richieste alle istituzioni: è su questi temi che si focalizza il questionario online elaborato da Firab- Fondazione italiana per la ricerca in agricoltura e promosso da AIAB, AssoBiodinamica, FederBio. Uno strumento di indagine necessario per avviare risposte adeguate alle difficoltà economiche, produttive e sociali imposte dalla crisi sanitaria e dal lockdown. “L’emergenza sanitaria, economica e sociale prodotta dalla pandemia Covid-19 sta mutando in profondità l’organizzazione produttiva e il quadro delle relazioni che ne discendono”, spiegano le associazioni del bio. “La magnitudo dei cambiamenti in atto è di una scala inedita e ancora difficile da comprendere, come dimostra la frenesia con cui le istituzioni nazionali e sovranazionali vanno elaborando risposte per mitigarne l’impatto sulla salute pubblica, sul tessuto imprenditoriale e sulla tenuta occupazionale e civile”.

Diventano quindi urgenti risposte adeguate e tarate sulla specificità degli effetti generati, di cui è opportuno rilevare natura e intensità. Per offrire un quadro di intervento coerente ed efficace rispetto alle esigenze, vanno dunque predisposti strumenti conoscitivi capaci di rilevare la profondità dei danni prodotti dalla pandemia e di far emergere le priorità di azione.

Il questionario è online a questo link. AIAB, AssoBiodinamica, FederBio e FIRAB ne promuovono la diffusione con il fine di trarre indicazioni sulle priorità di intervento e di pervenire alla formulazione di un pacchetto di “provvedimenti tempestivi e mirati che permettano un rapido ed efficace ripristino della vitalità del settore biologico italiano. Tutte le aziende biologiche e biodinamiche italiane sono invitate a fornire il proprio contributo conoscitivo a vantaggio della comunità bio nazionale e delle collettività”.