Le sostanze chimiche di sintesi utilizzate in agricoltura sono pervasive, persistenti e le stiamo trovando anche nel nostro corpo
Nei capelli di più di un europeo su quattro (28% del campione) sono stati trovati residui di pesticidi. E’ il risultato di un check up sui pesticidi condotto dall’iniziativa Good Food Good Farming su un campione di 300 persone che hanno messo a disposizione i propri capelli alla ricerca di 30 pesticidi utilizzati in agricoltura nei Paesi dell’Unione Europea. La presenza ormai ubiqua dei pesticidi è confermata anche dal fatto che quasi tutti i pesticidi ricercati (80%) sono stati rinvenuti nei campioni analizzati.
“Questo check up che ha certamente un valore simbolico considerato il basso numero di campioni esaminati ma conferma in ogni caso un segnale di allarme per la diffusa contaminazione da pesticidi anche nelle persone oltre che nelle diverse matrici ambientali prese fino ad oggi in esame”, dichiarano le Associazioni della Coalizione #CambiamoAgricoltura che ha promosso in Italia l’azione volontaria dei cittadini, con il contributo di Fondazione Cariplo.
Per questo, secondo le associazioni, occorre realizzare quanto prima una ricerca a livello nazionale sulla contaminazione da pesticidi nelle persone e nel suolo dei terreni agricoli, oltre alle analisi già condotte per la ricerca delle sostanze chimiche di sintesi negli alimenti e nelle acque
L’Italia dovrà ridurre del 62% l’uso dei pesticidi
L’Italia è uno dei principali Paesi europei, con Spagna, Francia e Germania per consumo di pesticidi. Insieme coprono il 75% del numero totale di pesticidi venduti nell’Unione Europea. La Spagna è il primo Paese per consumo di pesticidi, seguono in ordine l’Italia, la Francia e la Germania.
Le Strategie UE Farm to Fork e Biodiversità 2030 indicano l’obiettivo della riduzione a livello europeo del 50% dell’uso dei pesticidi entro il 2030. Per raggiungerlo la Commissione UE ha presentato una proposta di Regolamento che fissa obiettivi specifici vincolanti per i singoli Stati membri. All’Italia è stato attribuito l’obiettivo di riduzione del 62% dell’uso dei pesticidi entro il 2030, una previsione che ha scatenato le proteste delle associazioni agricole e dell’industria dei pesticidi.
L’appello della Coalizione #CambiamoAgricoltura
Per le Associazioni della Coalizione #CambiamoAgricoltura “il nuovo governo ed i parlamentari dovranno dimostrare di avere a cuore la salute dei cittadini e dell’ambiente sostenendo con convinzione la proposta di Regolamento della Commissione UE e sanare la grave lacuna dell’assenza di un Piano nazionale per la riduzione dei pesticidi, senza cedere alle potenti lobby agricole e dell’industria dei veleni”.