Glifosato, favorevoli e contrari: in Senato passano tutte le mozioni

Anche il sottosegretario alla Salute Sileri dà parere positivo per entrambi gli orientamenti (ma chiedendo alcune riformulazioni). Risultato delle votazioni? Il governo si smarca da possibili impegni.

di Redazione


Sì o no? Sì e no. In estrema sintesi è questa la linea scelta (anzi non scelta) dal Senato in tema di glifosato. Curiosamente l’aula di Palazzo Madama ha votato e approvato quattro diverse mozioni, contro ma anche a favore del glifosato. È successo nei giorni scorsi quando l’aula di Palazzo Madama è stata chiamata a pronunciarsi su quattro documenti: due per eliminarlo, due per utilizzarlo. Per l’esattezza, le mozioni a favore dell’erbicida hanno utilizzato una formula non di aperto sostegno ma più di “rinforzo obliquo” puntando sulla richiesta di maggiori ricerche sul tema e sulla valutazione del rapporto costi/benefici legato alla rinuncia al glifosato. Il Senato ha approvato tutte le quattro mozioni sull’erbicida. Solo che due puntavano all’eliminazione appunto (primi firmatari, rispettivamente, Saverio De Bonis del Gruppo Misto e Sandra Lonardo di Fi) e le altre, firmate dalla senatrice a vita Elena Cattaneo (Per le Autonomie) e da Rosellina Sbrana (Lega), al mantenimento dell’erbicida. Il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, ha espresso parere favorevole sulle mozioni dei senatori De Bonis e Cattaneo (la prima sostenuta anche da Loredana De Petris di LeU, la seconda dalla presidente del Gruppo per le Autonomie, Julia Unterberger), a condizione di riformulazioni, mentre ha accolto senza condizioni le mozioni di Fi e Lega.

La singolare decisione di approvare tutte le quattro mozioni ha, in soldoni, evitato di vincolare il governo allo stop all’erbicida.

Glifosato, cosa prevedono le mozioni approvate

Vediamo, sinteticamente, cosa prevedono le mozioni sul glifosato approvate dal Senato. La mozione De Bonis (Gruppo Misto), impegna il governo ad assumere ogni iniziativa in sede europea per rivedere le decisioni sull’utilizzo del glifosato. Impegna il governo a prevedere che i grani esteri, provenienti da aree dove il clima impone l’impiego di glifosato, siano assoggettati al principio di precauzione comunitario. E a valutare la possibilità di emanare una circolare che vieti la presenza di glifosato in tutte le stive di grano importato. In particolare nei porti della Puglia dove sbarcano la maggior parte delle navi contenenti grano duro proveniente dagli Stati Uniti e dal Canada.

La mozione di Cattaneo (Aut), impegna il Governo a realizzare una valutazione complessiva delle evidenze scientifiche ad oggi disponibili rispetto al glifosato. Valutazione corredata da analisi di impatto comparative degli erbicidi e delle tecniche agrarie succedanee utilizzabili in caso di divieti e restrizioni all’uso di detto erbicida.

La mozione di Lonardo (FI), impegna il Governo ad assumere ogni iniziativa in sede europea per promuovere la revisione delle decisioni assunte sull’utilizzo del glifosato. Ad adottare interventi normativi per vietare l’utilizzo e la presenza della sostanza attiva glifosato negli alimenti. E ancora: a vietare l’utilizzo e la presenza della sostanza attiva glifosato negli alimenti e a proteggere la sanità pubblica nonché la salubrità dell’ambiente, con specifico riferimento alla tutela delle acque, della flora e della fauna.

La mozione di Sbrana (Lega), impegna il Governo a sostenere iniziative volte ad un utilizzo più responsabile dei fitofarmaci in agricoltura e a individuare processi produttivi ecosostenibili quali difesa integrata, lotta biologica e ricorso a principi attivi naturali di nuova generazione anche derivati dalle piante officinali ovvero biocidi ad uso insetticida, fungicida, erbicida e battericida.