Stop ai pesticidi negli stadi francesi

Avviata in Francia una consultazione pubblica per vietare l’impiego di fitofarmaci nei campi sportivi a partire dal 2022

di Maria Pia Terrosi


Entro il luglio 2022 in Francia l’uso di pesticidi e fungicidi potrebbe essere vietato nei parchi pubblici e privati, nei campeggi, nei giardini condominiali e nei campi sportivi. Questo quanto prevede il  decreto firmato dal ministro della Transizione ecologica  Élizabeth Borne e  ora disponibile per la consultazione pubblica fino al 16 agosto.

Il decreto riguarda quindi anche i campi da calcio e da golf anche se per le strutture sportive che ospitano  competizioni  professionali  (ad esempio gli stadi) sono previsti tempi più lunghi – gennaio 2025 –  per  trovare alternative che consentano al manto erboso  di mantenere la qualità richiesta nelle gare ufficiali. Cinque anni di tempo per trovare alternative  a prodotti usati in abbondanza sui manti erbosi per mantenerli al top, ma ritenuti da varie ricerche pericolosi per la salute di giocatori, allenatori, giardinieri e anche per il pubblico.

“Tutte le persone che entrano nei campi sportivi respirano residui di particelle di queste sostanze”, ha precisato Pierre Rustin, ricercatore  presso il CNRS, un ente di ricerca pubblico  francese. “Inoltre la pelle dei giocatori può venire a diretto contatto con queste particelle presenti sul prato”. In particolare tra i prodotti più pericolosi da bandire, ci sono i fungicidi. Secondo una ricerca condotta  da ricercatori di INRA, Inserm e CNRS e  pubblicata sulla rivista americana PLOS One  un fungicida utilizzato proprio sui campi sportivi è risultato altamente tossico per l’uomo, aumentando il rischio di sviluppare malattie neurologiche e patologie come tumori del rene e dell’apparato digerente.