Per l’Europarlamento è urgente ridurre l’uso dei pesticidi nelle aree in cui vivono le api e occorre destinare più fondi alla ricerca
di Redazione
Tutela delle api con una riduzione dell’utilizzo dei pesticidi da una parte; obiettivi vincolanti in materia di biodiversità. Sono le due risoluzioni adottate dalla commissione Ambiente del Parlamento europeo, che dovranno essere messe ai voti durante la sessione plenaria che si svolgerà a gennaio.
Con 67 voti a favore, un’astensione e nessun voto contrario, la commissione Ambiente ha approvato la risoluzione che evidenzia l’urgenza di ridurre l’uso dei pesticidi nelle aree in cui vivono le api e dedicare più fondi per la ricerca con l’obiettivo di indagare sulle cause di declino degli impollinatori, sottolineando le “debolezze” dell’iniziativa Ue in materia che la rendono “inadeguata” ad affrontare le principali cause del problema in Europa.
Valutare l’efficacia delle misure nazionali
La commissione propone di stabilire una riduzione dell’uso di pesticidi come “indicatore comune” per valutare l’efficacia delle misure nazionali nella protezione delle api e di altri impollinatori. Indicatori della vitalità della colonia dovrebbero poi essere sviluppati per misurare se le azioni attuate hanno avuto successo. I deputati hanno anche proposto di considerare la riduzione dell’uso di pesticidi come “parte fondamentale” della nuova politica agricola comune (Pac).
Con 60 voti a favore, nove astensioni e nessun contrario, la commissione ha adottato anche la risoluzione che raccomanda di stabilire obiettivi vincolanti a livello globale ed europeo in materia di protezione della biodiversità in occasione della Cop15, il vertice delle Nazioni Unite che si terrà nell’autunno 2020 a Kunming (Cina).
Ripristinare ecosistemi degradati
In particolare, i deputati hanno chiesto che sia garantita la conservazione di tutte le aree naturali, che il 30% degli ecosistemi degradati venga ripristinato entro il 2030 e che la Cop15 per la biodiversità diventi l’equivalente della Cop21 sul clima che ha visto la firma dell’accordo di Parigi.
A tale proposito, hanno invitato sia la Commissione europea che i governi dell’Ue a impegnarsi in sforzi “immediati, sostanziali e supplementari”, sotto forma di obiettivi giuridicamente vincolanti, in materia di conservazione e ripristino della biodiversità. Nell’aprile 2018, l’Ue aveva deciso di vietare completamente l’uso all’aperto dei neonicotinoidi imidacloprid, clothianidin e thiamethoxam. Tuttavia, diversi Stati membri hanno notificato deroghe di emergenza relative al loro uso.