Per la responsabile europea alla Salute, Stella Kyriakides è uno dei punti qualificanti del suo mandato, assieme alla lotta contro la resistenza agli antibiotici
di Goffredo Galeazzi
Lottare contro le frodi alimentari e la resistenza agli antibiotici; ridurre la dipendenza da pesticidi; realizzare una strategia per la produzione alimentare sostenibile dal campo alla tavola. Sono le indicazioni date dalla presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, alla commissaria designata alla Salute, la cipriota Stella Kyriakides. Si tratta di uno dei portafogli più vasti della Commissione: copre la salute umana come quella delle piante e degli animali, spaziando dai fitofarmaci alle biotecnologie agrarie, dall’etichettatura degli alimenti ai novel food, fino al benessere animale.
Nel tratteggiare agli europarlamentari della commissione per l’Ambiente, la Sanità pubblica e la Sicurezza alimentare le linee guida del suo ministero, Stella Kyriakides ha indicato due punti qualificanti: “Riflettere sulla possibilità di stabilire un obiettivo obbligatorio a livello Ue di riduzione del rischio da pesticidi” e “aumentare le informazioni ai consumatori” nelle etichette alimentari, senza per forza “cambiare le regole esistenti”. Poi, nel suo discorso introduttivo, Kyriakides – psichiatra, deputata in patria dal 2006 e presidente della Commissione parlamentare sulla Salute e affari sociali di Nicosia – è stata ancora più chiara entrando nel merito.
Riduzione pesticidi e migliorare la sicurezza alimentare
Kyriakides ha affermato che i cambiamenti ambientali e demografici con cui le società europee devono fare i conti possono essere affrontati solo attraverso un approccio “one health”, ponendo la buona salute e il cibo sano sotto un unico ombrello politico. Le sue priorità includono la nuova strategia “farm to fork” per migliorare la sicurezza alimentare, l’azione contro la resistenza antimicrobica e garantire che un flusso costante di medicinali a prezzi accessibili sia reso disponibile per i cittadini.
Secondo Kyriakides “la sostenibilità dei nostri sistemi alimentari è una questione che non riguarda solo l’ambiente e i cambiamenti climatici, ma anche le minacce per la salute pubblica su scala mondiale, come l’aumento dell’obesità e la resistenza antimicrobica, e presenta risvolti sociali ed economici. Si tratta di un cambiamento essenziale per migliorare la vita e il benessere dei cittadini dell’Ue, garantire ecosistemi sani per innescare una nuova crescita economica verde e inclusiva, che non lasci nessuno indietro”.
Non solo stop a pesticidi ma nuova strategia per gli alimenti sostenibili
Gli eurodeputati hanno inoltre chiesto alla Commissaria come agirà in merito alla lotta contro il cancro e alla riduzione del rischio pesticidi. “Gli interventi in materia di pesticidi saranno un elemento chiave della nuova strategia dal campo alla tavola per gli alimenti sostenibili che la Presidente eletta mi ha incaricata di guidare”, ha risposto Kyriakides. “Tale strategia si concentrerà sulla prima fase della filiera alimentare, vale a dire la produzione alimentare, e contribuirà a realizzare la nostra ambizione di smettere di inquinare. Siamo tutti d’accordo sulla necessità di ridurre la dipendenza dai pesticidi e di stimolare l’adozione di alternative a basso rischio e non chimiche. Mi baserò sui risultati della valutazione Refit della Commissione effettuata sulla normativa sui pesticidi per rendere la legislazione Ue più semplice e meno costosa. Sono inoltre convinta che potremmo riflettere insieme sulla possibilità di fissare, a livello di Ue, un obiettivo obbligatorio di riduzione dei rischi derivanti dall’uso dei pesticidi. Dobbiamo in particolare esortare gli Stati membri ad attuare la direttiva in maniera più completa e a fare maggiore ricorso alla difesa integrata. Al tempo stesso cercherò modi per accelerare l’immissione sul mercato dei prodotti a basso rischio, in particolare quelli di origine biologica”.
Kyriakides ha proseguito garantendo che “in stretta collaborazione con altri colleghi del collegio, farò in modo che vengano attuate le azioni concrete delineate nella comunicazione della Commissione dello scorso anno sugli interferenti endocrini. In particolare, dobbiamo affrontare le sfide legate all’attuazione e vigilare sulla coerenza delle politiche. Stiamo portando avanti il controllo dell’adeguatezza dei diversi quadri riguardanti gli interferenti endocrini. L’esito di tale controllo, che sarà ultimato all’inizio del prossimo anno, confluirà nella nostra riflessione sulla necessità di apportare modifiche legislative, ad esempio nel settore dei materiali a contatto con gli alimenti”.