Crescono le cause sul glifosato: sono più di 18 mila. Il colosso chimico sempre più sotto pressione dopo l’acquisizione della Monsanto.
di Redazione
Sempre più guai per la Bayer. E spesso l’origine è la stessa: l’acquisizione della Monsanto. Anzi, per essere precisi, i problemi sono legati al RoundUp prodotto dalla Monsanto. L’erbicida è accusato di aver provocato il cancro agli agricoltori che ne hanno fatto uso. Sono diventati 18.400 i querelanti che si sono rivolti alla giustizia statunitense. L’accusa è sempre la stessa: dichiarano di essere stati esposti ai prodotti a base di glifosato di Monsanto, la società acquisita lo scorso anno dal colosso tedesco per 63 miliardi di dollari.
Bayer, in netto calo gli utili
Il numero, in crescita di 5 mila rispetto agli ultimi diffusi alla fine di aprile, è stato dato dallo stesso gruppo chimico, nel report semestrale diffuso oggi. Un’ulteriore fonte di preoccupazione per gli azionisti, che hanno già visto gli utili e le vendite mancare le stime con un contraccolpo sensibile alla Borsa di Francoforte. Bayer ha confermato i suoi obiettivi, ma alla luce di quanto visto finora ha dovuto ammettere che sono “sempre più ambiziosi”, spiega una nota diffusa ieri. Infatti l’utile netto è risultato dimezzato nel secondo trimestre, mentre le vendite sono aumentate dello 0,9% su base rettificata a 11,485 miliardi di euro nel secondo trimestre. L’ebitda (margine operativo lordo) prima delle voci speciali è aumentato del 24,7% a 2,927 miliardi di euro. Il margine netto è invece diminuito del 31,2% a 926 milioni di euro dopo oneri speciali netti per 859 milioni di euro. Tra marzo e giugno, l’attività del gruppo chimico e farmaceutico tedesco ha risentito delle tensioni commerciali e delle condizioni climatiche sfavorevoli. Anche l’acquisizione della stessa Monsanto, specializzata in sementi e Ogm, con la conseguente ristrutturazione necessaria ha avuto il suo peso sulla redditività.