Agricoltura: crescono biologico e giovani

L’Istat fotografa l’aumento di fatturato, arrivato a 59,3 miliardi. Sempre di più le aziende che diversificano le proprie attività puntando su agriturismo ed energie rinnovabili

di Redazione


Agricoltura, vale  59,3 miliardi di euro in Italia. Pesca compresa. Questo il dato pubblicato da Istat e riferito al 2018,  anno che vede una ripresa del settore agricolo dello 0,6% in termini di produzione e dello  0,9% in termini di valore aggiunto. Una crescita sicuramente contenuta, ma che viene dopo un anno – il 2017 – che aveva segnato un vistoso calo del 3,9%.

Agricoltura, settore in fase positiva

Che il settore agricolo stia registrando una fase positiva è confermato anche dalla crescita occupazionale: in termini di ore lavorate l’agricoltura nel 2018 ha registrato un incremento del 5,6% , il doppio rispetto al dato riferito all’industria (2,6%) e sei volte tanto rispetto al terziario  (+0,9%).

Cifre che  confermano la dinamicità di un settore che oggi è in grado di attrarre moltissimi giovani.  L’Italia infatti  – dato Coldiretti  – è in testa in Europa per numero di giovani in agricoltura con gli under 35 che sono alla guida di 57.621 imprese nel 2018 (+ 4,1%). Non solo crescono i giovani che danno vita a un’attività imprenditoriale nel settore agricolo. Ma anche il numero dei lavoratori dipendenti occupati, aumentato di 17.000 unità solo nel primo trimestre del 2019, secondo i dati diffusi dall’ultimo  Rapporto Istat.

Cresce l’agricoltura biologica

Cresce l’agricoltura biologica: dal punto di vista delle dinamiche produttive, tra il 2014 e il 2017  è aumentata la quota dei prodotti biologici sul valore aggiunto agricolo, così come i servizi di recupero dei materiali per il riciclo e di risanamento dell’ambiente (+28% rispetto al 2014).

Inoltre, dal Rapporto Istat emerge che sono sempre di più le imprese del settore agricolo che in risposta alla crisi e per aumentare la propria competitività cercano di diversificare le proprie attività produttive e commerciali. Lo fanno circa 565.000 aziende agricole, più di un terzo del numero complessivo di aziende italiane, che integrano l’offerta di prodotti strettamente agricoli con quella di prodotti e servizi meno tradizionali e più innovativi. Per esempio legati ad attività turistiche e alla produzione di energia rinnovabile.

Il valore di queste attività “secondarie” dell’agricoltura  nel 2018 ha superato i 4,6 miliardi di euro , di cui oltre 1,3 miliardi provenienti dall’agriturismo e 1,5 miliardi dalle energie rinnovabili.

Dal punto di vista economico le aziende agricole che attuano strategie di diversificazione registrano risultati migliori, con ricavi attestati su circa 85 mila euro per addetto, rispetto ai circa 52 mila delle aziende che non diversificano. Le aziende che diversificano, inoltre, risultano più attive anche sui mercati esteri, con una di quota fatturato esportato del 6,1%, rispetto al 4,3%delle altre imprese.

 

 

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