I casi di morti sul lavoro sono aumentati del 24,6%. Per l’uso dei pesticidi crescono tumori a vescica e polmoni. I numeri sulla Gazzetta del Mezzogiorno
di Redazione
Diminuiscono in provincia di Lecce gli infortuni denunciati, rimangono stabili quelli mortali e aumentano invece le malattie professionali. L’Inail, attraverso l’elaborazione territoriale dell’Anmil (Associazione nazionale lavoratori mutilati e invalidi del lavoro) comunica i dati del primo quadrimestre (gennaio – aprile 2019) confrontandoli con quelli dello stesso periodo relativi al 2018. A riportarli è “La Gazzetta del Mezzogiorno”.
Tumori vescica e polmoni: pesticidi nel mirino
Si affacciano nuove e più pericolose malattie professionali. E, dagli accertamenti, sono emersi casi di neoplasie nel settore dell’edilizia e in quello dell’agricoltura.
Ma andiamo con ordine. L’aumento delle malattie professionali, secondo l’elaborazione dell’Anmil su dati Inail, riguarda tutto il territorio nazionale. In Italia, infatti, si è registrato un aumento dello 0,8 per cento. In Puglia l’aumento è più marcato: il dato è passato da 1.165 a 1.413 casi con un aumento percentuale del 21,3 per cento. In provincia Lecce si è passati dai 248 casi registrati nel periodo gennaio-aprile 2018 ai 309 con una lievitazione del 24,6 per cento. Aumenti maggiori si sono registrati a Taranto (da 375 a 485 con un più 29,3 per cento ) e nella Bat (da 53 a 69 con un più 30,2). Ecco i dati nelle altre province: Bari si è passati a 204 a 240 con un incremento del 17,6 per cento; Brindisi da 159 a 177 con un più 11,3 per cento; Foggia da 126 a 133 con un più 5,6 per cento.
Ma torniamo alla provincia di Lecce. Gli ultimi approfondimenti hanno fatto emergere alcuni casi di neoplasie professionali. Si tratta di tumori polmonari e delle vescica. I casi sono stati riscontrati in operai impegnati nel settore dell’edilizia e dell’agricoltura.
I sospetti, almeno per quanto riguarda il lavoro nei campi, ricade sull’impiego e sull’uso di pestidici.
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