Glifosato, ok Europarlamento a Comitato di inchiesta

Nel mirino la Commissione UE, l’EFSA, l’ECHA e i possibili conflitti interesse nella procedura di approvazione. L’Italia è rappresentata da tre eurodeputati. Intanto Bayer avanza nuove concessioni alla Commissione Antitrust in relazione all’offerta da 63,5 miliardi di dollari per l’acquisto della statunitense Monsanto


Il Parlamento UE ha approvato oggi, per alzata di mano, la creazione di una Commissione ad hoc chiamata ad esaminare le procedure comunitarie di autorizzazione dei pesticidi. La decisione fa seguito alle preoccupazioni sulla valutazione del rischio del glifosato nell’UE. L’erbicida ha avuto la licenza di commercializzazione rinnovata dagli stati membri dell’UE per cinque anni lo scorso dello scorso anno.

La commissione dell’Eurocamera, che avrà una vita di 9 mesi, dovrà esaminare le possibili défaillances nei metodi di valutazione ed autorizzazione scientifica, il ruolo della Commissione UE nel rinnovo dell’autorizzazione del glifosato e l’esistenza o meno di possibili conflitti di interesse nella procedura di approvazione. I 30 membri della nuova Commissione, che verranno eletti giovedì, dovranno inoltre valutare il ruolo delle Agenzie EU, tra cui l’EFSA di Parma e l’ECHA di Helsinki, e indicare se dispongono delle risorse umane e finanziarie adeguate per poter realizzare i loro compiti. Alla fine delle sue indagini, la Commissione speciale presenterà il suo rapporto, che dovrà essere approvato dalla plenaria di Strasburgo. Tra i trenta membri della Commissione, l’Italia è rappresentata dagli eurodeputati Herbert Dorfmann del SVP-PPE, Simona Bonafè, PD-S&D (vedi intervista), e Piernicola Pedicini, M5S-EFDD.

Intanto lunedì  la Commissione europea ha annunciato di aver ricevuto da Bayer nuove concessioni – senza specificarne i dettagli – in relazione all’offerta da 63,5 miliardi di dollari per l’acquisto della rivale statunitense Monsanto, in risposta ai dubbi avanzati dall’esecutivo UE sull’operazione. Una delle maggiori perplessità dell’antitrust UE, che ha aperto un dossier lo scorso luglio, riguarda i possibili effetti sulla concorrenza nel mercato degli erbicidi e delle sementi, con conseguente aumento dei costi per gli agricoltori. Tra le concessioni offerte dalla Bayer per convincere la Commissione Europea a dare il via libera all’acquisizione di Monsanto ci sarebbe anche una proposta di disinvestimento nel mercato delle sementi, dove Bayer e Monsanto sono maggiormente attivi e con la fusione verrebbe cancellata la concorrenza. Lo riporta l’agenzia France Press citando una fonte vicina al dossier. A ottobre Bayer ha annunciato la cessione a Basf delle attività agrochimiche per 5,9 miliardi.

L’indagine UE sulla fusione si chiuderà, in assenza di nuovi elementi, il prossimo 5 aprile.

 

 

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