Stilata dal Centro di ricerca della Commissione europea una lista con 2.700 sostanze contaminanti da studiare meglio potenzialmente dannose per l’ecosistema marino . E tra queste c’è anche il glifosato
di Maria Pia Terrosi
Il Centro di Ricerca della Commissione europea (JRC) ha pubblicato un elenco di riferimento unico contenente 2700 contaminanti emergenti, considerati potenzialmente dannosi per l’ecosistema marino.
Si tratta di sostanze (o gruppi di sostanze) in gran parte non ancora regolamentate e i cui effetti non sono stati studiati approfonditamente e che pertanto necessitano di ulteriori approfondimenti. Nella lista ci sono additivi plastici industriali, sostanze usate nei prodotti per la cura personale e in farmacia , ritardanti di fiamma, pesticidi di nuova autorizzazione. Ma anche di vecchia data, come il glifosato. Proprio lo stesso glifosato il cui impiego in Europa è stato recentemente prorogato di altri 5 anni.
“Questi contaminanti – si legge nel report – hanno il potenziale di degradare le acque marine e causare gravi danni agli organismi e ai processi biologici. Possono arrivare nei nostri oceani in vari modi, ad esempio attraverso fiumi inquinati, attività industriali, inquinamento da parte delle navi e estrazione di petrolio in mare aperto.”
Raggruppare le sostanze in un’unica la panoramica generale – secondo JRC – dovrebbe aiutare a comprendere le diverse opzioni e a sostenere ulteriori sviluppi per il monitoraggio e la valutazione dell’inquinamento chimico nelle acque marine europee.