Firmato a Parigi l’accordo per Organic Cities Network Europe

L’iniziativa prevede un coordinamento delle città europee per sostenere lo sviluppo dell’agricoltura biologica in Europa e per promuovere il cibo bio nelle città. Presente anche la rete italiana Città del Bio


Lo scorso 8 gennaio è stato firmato nel salone d’onore del Municipio di Parigi  l’accordo per il lancio di Organic Cities Network, la prima rete europea a cui aderiscono città a associazioni impegnate nell’agricoltura biologica. Questo evento fa parte di un contesto caratterizzato dalla preparazione della prossima politica agricola comune e dalla conclusione degli Stati generali del cibo.

L’iniziativa prevede un coordinamento europeo per sostenere lo sviluppo dell’agricoltura biologica in Europa, una leva importante per aiutare a preservare l’ambiente, migliorare la salute dei cittadini e sostenere la creazione di posti di lavoro nei territori.

Le città europee pioniere del cibo biologico nella ristorazione hanno deciso di impegnarsi insieme per promuovere e introdurre più agricoltura biologica nella catena di approvvigionamento delle città, consolidare le politiche di approvvigionamento pubblico per promuovere il cibo nel settore della ristorazione collettiva, per sensibilizzare i consumatori ed essere una forza propositiva per le autorità europee.

Questa iniziativa è incoraggiata dalla Commissione europea, dai parlamentari europei, dall’Agence Bio France e da organizzazioni internazionali come la Federazione internazionale dei movimenti dell’agricoltura biologica (IFOAM) e il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP).

“Gli obiettivi di questa associazione saranno, per l’anno 2018, dare voce alle città e influenzare le decisioni europee a favore dell’agricoltura biologica”, ha spiegato Célia Blauel, vice sindaco di Parigi, responsabile delle questioni relative all’ambiente, allo sviluppo sostenibile, all’acqua, alla politica dei canali e al “piano territoriale per il clima energetico “.

La rete sarà gestita da un’associazione, con sede a Bruxelles. L’adesione sarà aperta a tutte le comunità europee, reti professionali, associazioni e centri di ricerca.

Le comunità territoriali e le strutture europee che hanno dato vita a questa rete sono le città di Norimberga e Lauf (Germania), Milano, Vienna e Seeham (Austria), Correns (Francia), Porec (Croazia), Växjö (Svezia), nonché la rete di città italiane “Città del Bio” e tedesche “Bio-Städte”, il Centro di Milano per la legislazione e la politica alimentare, l’Istituto austriaco per la ricerca biologica e l’Università di Tampere “Eco-Estonia”.

Presente all’avvio dell’iniziativa anche Antonio Ferrentino, dal 2014 presidente della rete Città del Bio, l`associazione italiana che unisce i comuni e gli enti territoriali che condividono la scelta di promuovere l`agricoltura biologica. Una rete di città per attuare politiche agro-alimentari che puntano alla naturalità, al concetto del km zero, al tema della giusta remunerazione del prodotto agricolo contro lo sfruttamento e le mafie. Ha partecipato anche Livia Pomodoro, già presidente del Tribunale in rappresentanza della Città di Milano, che ha confermato il suo impegno dopo Expo sulla Carta di Milano.

 

 

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