La provincia delibera di limitare l’uso dei pesticidi nelle aree frequentate dalla popolazione
di Goffredo Galeazzi
La giunta della provincia autonoma di Bolzano (Alto Adige) ha approvato le linee di indirizzo riguardanti l’impiego di prodotti fitosanitari nelle aree frequentate dalla popolazione. “L’uso responsabile dei prodotti fitosanitari riguarda tutti ed è importante ridurne il più possibile l’utilizzo non solamente nel verde pubblico e nell’agricoltura, ma anche in ambito privato. Queste misure sono importanti per la salute pubblica”, ha commentato l’assessore provinciale alla salute, Martha Stocker.
Con la delibera, la Provincia recepisce il piano d’azione già approvato a livello statale che prevede “nelle aree frequentate dalla popolazione o da gruppi vulnerabili in ambiente urbano, al fine di tutelare la salute e la sicurezza pubblica, è necessario ridurre l’utilizzo dei prodotti fitosanitari o dei rischi connessi al loro utilizzo. Ciò considerato è vietato l’utilizzo di prodotti fitosanitari che contengono sostanze cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione”. La delibera stabilisce che “si dovranno privilegiare mezzi alternativi meccanici, fisici, e biologici, ridurre le dosi di impiego e utilizzare attrezzature e metodi che minimizzino la dispersione nell’ambiente”.
Nel caso in cui sia possibile utilizzare prodotti chimici il sindaco può individuare aree in cui si possono prevedere interventi idonei e di accompagnamento in aggiunta a quanto previsto dalla delibera.
Il trattamento sarà da prevedere laddove non siano applicabili metodi alternativi e solo in caso di emergenza, approvato dal sindaco in deroga e motivato con parere scritto di un consulente abilitato nell’ambito della difesa fitosanitaria o da un esperto di provata esperienza professionale dipendente dell’amministrazione pubblica. Il Consorzio dei Comuni ha dato preventivamente il proprio benestare al testo della delibera.
Nella vicina provincia dolomitica di Belluno numerosi Comuni hanno adottato un regolamento molto severo, elaborato nell’ambito di una campagna popolare (Liberi dai veleni), che vieta l’utilizzo di tutti i fitofarmaci che in etichetta presentano l’indicazione di pericolo per la salute.